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Galvanotecnica


Riscaldatori elettrici galvanici

Utilizzando procedimenti costruttivi relativamente semplici, è possibile creare dei riscaldatori particolarmente tenaci ed affidabili, da utilizzare in tutta sicurezza in ambienti altamente corrosivi.

Il sapiente connubio fra qualità delle materie prime ed esperienza è riuscito ad ottenere un prodotto rispondente ai più elevati standard richiesti dai vari settori d’impiego.

Le guaine esterne sono costruite con vari tipi di materiali che li rendono inattaccabili dalle varie combinazioni acidiche tipiche di questi settori.

Tra i vari materiali ricordiamo:

Dati tecnici

Alcuni impieghi

Uno dei principali settori di utilizzo è proprio quello della galvanotecnica, nel quale questi riscaldatori sono impiegati per riscaldare o rendere fluidi diversi componenti chimici altamente corrosivi.
Vengono, altresì, impiegati in tutti quei casi in cui il riscaldatore viene immerso verticalmente, o in caso di variazioni rilevanti, di altezza liquido (es.: per le cisterne di deposito olii per combustione ed acque di scarico, sostanze alimentari o fusti di stoccaggio).

Tavola sostanze e densità

Nella tabella vengono indicati alcuni degli usi più comuni nel settore della galvanotecnica, per i quali vengono impiegate le resistenze ad immersione. Nella stessa è indicata la densità superficiale (W/cm²) della parte attiva del riscaldatore, riferita al tipo di alimentazione con la quale è stato realizzato.

Tipo di applicazione W/cm2
Bagno acido (Ipocloruro di sodio) 2
Bagno di anodizzazione 1,8
Bagno di brillantaggio chimico 2
Bagno di brillantatura alluminio 2,5
Bagno di cadmio 1,5
Bagno di cromo 1,8
Bagno di decappaggio 2,5
Bagno di ferro 1,5
Bagno di fosforizzazione 2,5
Bagno di lavaggio (cloruro di Sodio) 1,8
Bagno nichel (alcalino) 1,8
Bagno nichel (acido) 1,6
Bagno di piombo 2
Bagno di stagno 2
Bagno di zinco (alcalino) 1,8
Bagno di zinco (acido) 2

I dati sopra indicati sono puramente indicativi e non tengono conto delle infinite varianti, presenti nelle fasi di lavorazione, o delle differenti concentrazioni di prodotti utilizzate caso per caso. Pertanto, danni derivanti da un uso diverso e/o improprio del riscaldatore, sono da imputare totalmente alla negligenza dell’utilizzatore.